La storia di Cividale del Friuli.
Se stai percorrendo quella fascia collinare della provincia di Udine che confina con la Slovenia allora stai esplorando i famosi Colli Orientali del Friuli. Questa rinomata zona, unica per i suoi magnifici paesaggi, per l’abbondanza della produzione enogastronomica e per la sua storia piena di tradizione racchiude quattordici comuni della provincia di Udine: Nimis, Tarcento, Povoletto, Attimis, Faedis, Torreano, San Pietro al Natisone, Prepotto, Buttrio, Premariacco, San Giovanni al Natisone, Corno di Rosazzo, Manzano e Cividale del Friuli.
È proprio quest’ultima il cuore pulsante della zona. Città con origini antichissime che risalgono approssimativamente al 50 a.C. quando Giulio Cesare fondò Forum Iulii. Tuttavia fu con l’arrivo del Longobardi nel 568 che Cividale iniziò ad accrescere la propria importanza. Da questo momento la città iniziò ad essere riconosciuta con il nome di Civitas Fori Iulii. Le continue lotte dovute all’incessante rivalità che contraddistingueva i detentori del potere in età longobarda facilitarono l’invasione di popoli come gli Avari che saccheggiarono la città nel 610. Nonostante ciò, l’importanza della città crebbe e nel 737 diventò sede del patriarca di Aquileia.
Pochi anni più tardi, il Ducato del Friuli venne invaso dai Franchi. Questo conflitto risultò fatale per i Longobardi. Fu proprio in seguito a questi avvenimenti che il territorio, sostenuto dal marchese del Friuli, mutò nome e divenne Civitas Austriae. Questo passaggio potenziò le varie funzioni (educative, amministrative e politiche) della città. Poi, durante il X secolo, la dominazione degli Ottoni portò ad una riorganizzazione dei poteri che favorì gradualmente i patriarchi. Proprio a questi ultimi furono concessi in feudo i territori friulani nel 1077.
Per tutto il medioevo Cividale restò il centro culturale, economico e politico del Friuli. Questo ruolo iniziò a vacillare leggermente solo quando, durante il XIII secondo, Udine iniziò accrescere la propria importanza. La rivalità tra i due centri iniziò a farsi sentire e continuò per molto tempo.
Nel 1420 la dominazione patriarcale decadde a favore della Repubblica di Venezia. Questo dominio proseguì così fino al 1553 quando la città iniziò ad essere amministrata direttamente dalla città lagunare. Nonostante tutto, la città di Cividale continuò ad essere il centro nevralgico del territorio. La situazione rimase tale fino a quando, nel corso sedicesimo secolo, lasciò il primato alla città di Udine.
Fonti
https://forumeditrice.it/cirf-didattica-online/storia-forum-iulii.html
https://www.treccani.it/enciclopedia/cividale-del-friuli/
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